mercoledì 1 gennaio 2014

QUAL E' LA VERA STORIA DELL'ALBERO DI NATALE?...



Natale!...

Fuori, il cielo è coperto di nuvole grigie e il sole è basso e debole, e sembra voler andarsene a morire in fretta sotto la linea dell'orizzonte!... L'inverno porta nebbie, vento freddo, piogge interminabili e neve, gelo e ghiaccio che assedia, stringe e immobilizza in una morsa durissima tutto quello che tocca!...

Ma qui, dentro, al riparo delle case, accanto alla fiamma amica del caminetto ed al suo tepore accogliente,... c'è un albero delle meraviglie,... vivo e rigoglioso di tantissime foglioline verdi e carico di tanti frutti dai bei colori, ed arricchito di tanti doni nascosti dentro vistosi involucri che mettono curiosità, aspettativa, sorpresa, gioia ed allegria già anche al solo vederli!...



Qual è la vera storia dell'"Albero di Natale?...

Io qui vi racconterò, per quanto possa sembrare strano, assurdo e paradossale, che la vera storia dell'Albero di Natale, nasce tra i popoli del Nord per un desiderio, un amore ed una nostalgia dei popoli e delle terre del Sud!...

E penso che alla fine della storia,.. mi crederete!...

E, nel contempo, vi racconterò anche... quanto valgono i frutti ed i popoli dell'Italia del Sud, del Mediterraneo, e del Sud, del Nord, dell' Est e dell'Ovest di tutto il Mondo!...

Il fatto è che...

A Natale, ormai conquistati dalla "grande novità" delle "tradizioni" dei potenti vincitori della Prima Guerra Mondiale e soprattutto dagli usi e costumi degli "Alleati" vincitori della Seconda Guerra Mondiale, e dei vincitori globali anche di tutte le altre guerre più importanti degli ultimi 500 anni, ormai in tutto il Mondo ed anche qui da noi, in Italia, perfino nell'"arretrata" ed impoverita, ma sempre soleggiata e bellissima Italia del Sud, da tempo, si trascura, ogni anno di più, di addobbare l'antico, locale, francescano, italianissimo, cattolico, latino, mediterraneo e... "meridionale"... "Presepe", e si indulge a portare in casa il "moderno" e globale, ma animista, pagano, protestante, anglosassone, scandinavo e... nordico... "Albero di Natale",... magari comprandolo di plastica e carta,... ma comunque addobbandolo con... "palle di vetro colorate"!...

Ma nei paesi dell'Europa settentrionale, e proprio appunto in Scandinavia ... in cui questa tradizione dell'"Albero di Natale" è nata anticamente, che significato aveva essa mai una volta?... e che significato  ha essa mai ancor oggi?

Il fatto è che...

Nelle giornate invernali, fredde, nebbiose coperte di nuvole, ed a lungo prive di sole e buie della lunghissima notte polare, in quelle gelide Terre del Nord, vicino al Circolo Polare Artico,... la verità è che... a Natale, ovvero poco dopo il solstizio d'inverno,,... come da noi, ed in moltissimi altri paesi del mondo, quasi tutti... uomini e donne, vecchi e bambini, ragazzi e ragazze, festeggiano,... e, per antichissima e fortemente radicata tradizione, vanno nella foresta, che lì è quasi sempre presente vicino a quasi tutti i villaggi, i paesi e le piccole città, e, tra i tanti alberi che là vi abbondano, prendono un piccolo abete, o un piccolo pino, un albero dalle lucide foglioline verdi scure,... lo portano in casa, vicino al caminetto dove brilla il fuoco che scalda l'ambiente come un piccolo sole domestico, e, per la gioia specialmente dei bambini, ma in realtà anche per la propria gioia e per quella di tutta la famiglia, dei parenti, degli amici e dei conoscenti ospiti o in visita alla famiglia stessa,  lo addobbano a festa con regali, e con ornamenti colorati e luccicanti, ma soprattutto, specie una volta, e spesso ancor oggi, soprattutto con... arance!... e mandarini!... ma  a volte anche con limoni, mele, e sacchettini di fichi secchi, datteri, noci, mandorle, nocciole, pistacchi e noccioline ed altri frutti ancora che là erano e sono sempre del tutto esotici.

Le arance e i mandarini, dunque, che sono in genere i frutti preferiti e dominanti dell'addobbo,... specialmente un tempo, in quelle terre del nord, che d'inverno erano gelide ed improduttive, erano considerati come veri e propri doni, quasi divini, o comunque quasi sacri, rari, preziosi, e che portavano allegria con i loro bellissimi, colori vivaci, con la loro buccia profumata, con il loro sapori succosi, fragranti, aciduli o dolci, ma sempre squisiti, graditissimi... e persino... salutari.

Nel Nord Europa fu così per secoli, ed ancora adesso è frequente che sia così nelle usanze e nelle abitudini di molti, specie lontano dalle grandi città, ed è sempre e comunque stata una festa molto sentita,... e le famiglie, i parenti e gli amici tutti insieme intorno all'albero di Natale addobbato di arance, mandarini, limoni ed altri frutti freschi e secchi, come se fossero altrettanti regali non solo belli e buoni, ma anche appunto santi e divini,... cantano, suonano, ballano e... sognano...

Sognano,... o almeno una volta sognavano... le calde, assolate e luminose terre del Sud, dell'Italia, dell'Italia del Sud soprattutto e del Mediterraneo, da cui quei frutti provenivano, e che magari alcuni di essi ricordavano e favoleggiavano di quei luoghi a tutti gli altri dato che le avevano visti, visitati e conosciuti nei loro viaggi al sud, fatti per commerci, o per i pellegrinaggi a Roma ed in Terra Santa, o per desiderio d'avventura e di conquista, o per desiderio di conoscenza, di istruzione, o anche solo per curiosità,... ottenendone, se non altro, quella che per loro, provenienti dalle gelide ed oscure terre della lunga notte nordica, era la incredibile sorpresa della vista, tra l'altre cose nuove e diverse, dei meravigliosi agrumeti di quelle terre, che erano sì, anch'essi folti di foglie verdi scure in pieno inverno e che  per certi versi erano tanto simili alle abetaie del nord, ma che per di più erano incredibilmente adornati, come in un gioioso trionfo, da innumerevoli, vistosi e bellissimi frutti, appunto:... arance, mandarini e limoni che, con i loro vivaci colori arancioni e gialli tra il fogliame verde scuro delle chiome dei loro alberi,... spiccavano miracolosamente... proprio in pieno inverno!... ovvero proprio  nello stesso momento della stagione in cui nelle lande nordiche da cui essi provenivano c'erano invece più che mai gelo, ghiaccio, neve, buio, desolazione di alberi spogli, e tristemente sterili o comunque senza frutti particolarmente appetibili.

Di fronte alla festa allegra e vistosa degli alberi di agrumi in frutto, la sorpresa, e la gioia era allora ed è ancor grande per le genti del Nord!... Infatti, quello che sorprendeva come estraneo eppur familiare allo stesso tempo, era ed è anche ed appunto che è pur vero che gli abeti e i pini delle foreste delle terre del nord, o delle nostre montagne, proprio in pieno inverno e proprio durante il solstizio d'inverno che là è il momento più buio, triste e freddo dell'anno, specialmente nell'innevato, ghiacciato e desolato settentrione vicino ed oltre il Circolo Polare Artico, non sono affatto spogli e quasi morti come tanti altri alberi in inverno, ma sono invece vivi e folti delle loro tantissime foglioline verdi scure!...

Certo per un viaggiatore proveniente dalla Scandinavia, o comunque dalle remote terre del nord, pur avendone sentito parlare e visto quadri e disegni,  non era facilmente immaginabile e si avevano dubbi ed incertezze su quelle notizie indirette, per cui ed era sempre e comunque sorprendente la novità dello splendore di quello spettacolo che attestava per lui l'incredibile che degli alberi potessero fruttificare proprio d'inverno e per di più con quegli incantevoli e buoni frutti che, pur fin dalla più lontana antichità erano stati favoleggiati come quel "dono divino" che si diceva appunto che fossero le mitiche "melarance" colte da Giasone e dagli Argonauti greci nel "Giardino delle Esperidi" .

Ordunque, gli alberi di agrumi o "esperidii", tra cui famosi erano quelli dell'Italia del Sud, appunto, oltre ad essere anch'essi ricchi di vive, belle e numerosissime foglie scure di colore simile a quello delle conifere del nord o delle più alte montagne nostrane, in più, a differenza dei nordici e montani pini ed abeti, erano e sono sempre stati anche, e come per un miracolo divino, copiosi produttori di frutti bellissimi, e tanto deliziosi e salutari proprio come quelli del mitico Giardino delle Esperidi che si diceva situato nella misteriosa e remota Colchide, sulle sponde orientali del Mar Nero il quale aveva all'incirca lo stesso clima temperato e mite del tutto simile a quello del ben più grande e più famoso Mar Mediterraneo!...

Oddio! Com'è sorprendente e ironico alle volte il mondo!

Qui da noi in Italia, ormai, per sentirsi "moderni", perso il senso vero delle cose, si scimmiottano ormai le tradizioni dei "più civili" popoli nordici, senza neanche capirle, e si sogna il frigido ed innevato "Bianco Natale"...

I popoli nordici, con molto più buon senso e realismo sognavano e sognano il più accogliente clima mite ed assolato del Mediterraneo e desideravano, e desiderano ancora come doni reali o simbolici, ma sempre graditissimii, proprio quei frutti squisiti e salutari come le arance e i mandarini,... che a certuni, qui da noi, che hanno ormai perso del tutto il senso vero delle cose, purtroppo sembrano ormai meno importanti di... "palle di vetro colorate".

Ma,... qual è la differenza tra questi nostri "modernissimi" compaesani velleitariamente "nordicizzanti" e gli ingenui nativi delle "Indie Occidentali" e dell'Africa nera di una volta, che a suo tempo entusiasticamente barattavano con gli esploratori, i mercanti e gli avventurieri occidentali i loro ciondoli e gioielli... d'oro purissimo... in cambio di... "perline di vetro colorate"?

Oggigiorno, i vincitori di mille e mille guerre, cancellano la memoria dei vinti che sono indeboliti e demoralizzati dalle sconfitte, mentre essi col potere acquisito con le armi e con l'imposizione di scambi ineguali, progressivamente nel tempo, con la loro propaganda, i loro mass media, la loro continua pressione politica e "culturale", hanno stravolto ed invertito ormai le parti, e quelle genti che una volta consideravano se stesse "civili" ed erano anche oggettivamente molto più civili di tante altre, ecco che sotto la pressione ideologica e materiale dei dominatori, da cui vengono trattati con disprezzo e criminalizzati in modo addirittura razzista e perfino demonizzati, ormai sono diventate, prima "spintaneamente" e poi "spontaneamente" prone a sentirsi, comportarsi e trattare i loro compatrioti e perfino se stessi  da "inferiori" e da  "incivili" ed, in un assurdo contrappasso, a porsi comunque in posizione di subalternità morale e soggezione materiale proprio di fronte a quelli che una volta dai loro avi erano considerati... "barbari"!

La verità è che, tanto, tanto tempo fa, le "arance", i "mandarini", i "limoni" dell'Italia del Sud e di tutto il Mediterraneo valevano a volte anche più dell'oro in tutta Europa, e non solo come "frutta", ma addirittura come veri e propri "medicinali" ad esempio contro lo "scorbuto" che era una malattia terribile e tipica presso gli strati più poveri di molti popoli ed in particolare tra i marinai dei tempi passati costretti a lunghi viaggi a volte con sola "acqua, gallette e carne salata", ma senza cibi freschi.

In quel tempo, gli agrumi, che era risaputo appunto che erano utilissimi nella cura di questa ed altre malattie simili, erano molto apprezzati; ed anche gli Italiani del Sud ed i popoli del Mediterraneo che li producevano erano più considerati e più stimati che attualmente, ed allora essi erano anche oggettivamente più ricchi e fortunati!

Ma oggigiorno le arance, e specialmente quelle dell'Italia del Sud, anche se sono care ed anche carissime nelle vetrine e negli scaffali dei grandi supermercati e perfino  sulle bancarelle dei mercati dei piccoli negozianti ambulanti, in realtà valgono commercialmente, molto, molto, molto poco, anzi quasi niente nelle mani dei piccoli agricoltori che le producono!... tanto che quando arriva la stagione del raccolto,ecco che le arance, il limoni, i mandarini rimangono in bella mostra, ma trascurate, a brillare invano sui rami degli alberi, in contrasto vistoso col colore verde scuro del fogliame, ed aspettando invano qualcuno che le raccolga! Man mano che finiscono di maturare, quei frutti  bellissimi e buonissimi cadono giù a formare addirittura tappeti di migliaia e migliaia, ma destinati a disfarsi inutilmente all'ombra degli altrettanto splendidi alberi di interi agrumeti ancora oggi meravigliosi ed un tempo anche famosi ed invidiati in tutto il mondo!

Il fatto è che ora, invece,... i nuovi dominatori globali... del Mondo, dell'Occidente, dell'Europa, dell'Italia e dell'Italia del Sud in particolare, manipolando monopolisticamente a proprio piacimento prezzi e mercati che ormai da secoli non per nulla liberi, impongono e vogliono far capire che le "arance" ed i frutti dell'Italia del Sud, del Mediterraneo e di tutti i Sud del Mondo" valgono molto meno che... "palle di vetro colorate"!... e che anche i popoli dell'Italia del Sud e del Mediterraneo ed anzi di tutti i Sud del Mondo ed ormai del Mondo intero, identicamente alle loro arance e tutti gli altri frutti, prodotti dal loro lavoro, vengono artificiosamente fatti valere molto poco sul mercato mondiale in confronto alle merci prodotte da certi particolari popoli; e sia gli Italiani del Sud, che tutti gli altri popoli del Mediterraneo, e alla fin fine, anche tutti al completo tutti gli altri popoli del mondo, anch'essi, messi tutti assieme, sono attualmente posti, di proposito ed in maniera forzosa, ad opera degli attuali... Padroni del Mondo,... in una posizione di inferiorità oggettiva all'interno in una propria rigida gerarchia di loro comodo ed imponendo anche a mano armata condizioni "oggettive" per far valere molto meno tutti gli altri popoli del mondo nel confronto con un certo altro popolo che è "evidentemente" e "chiaramente" "superiore" ed ... "eletto" da loro rispetto a tutti gli altri di tutto il mondo...

Ma la verità è che,... come dice un vecchio, ma sempre validissimo proverbio:... "Chi disprezza,... compera!"

Per cui, per concludere, è chiaro che se... uno... ci crede... veramente,... a tutto quel disprezzo ed a tutte quelle fandonie imposte con il loro monopolio globale  del potere militare, economico e mediatico dai potenti della terra, contro le arance, contro i limoni, contro i mandarini e contro tutti i frutti del lavoro altrui, specialmente contro il lavoro di tutto il Popolo dell'Italia del Sud, ma anche contro il lavoro dei popoli del Mediterraneo e contro il lavoro di tutti i più sfortunati popoli del Sud... o del Nord, o dell'Est, o dell' Ovest... di tutto il Mondo,... allora sì! che quell'...uno... è... realmente... un ingenuo primitivo... che può essere facilmente ingannato e preso in giro,... ovvero, preso per il naso ed imbrogliato, gabbato e truffato non solo con "perline di vetro colorate" e con "palle di vetro colorate", ma anche... con tantissime altre... vere e proprie... balle... molto più grandi e molto, molto peggiori di queste... contro il Sud,... o contro il Nord, o contro l'Est, o contro l'Ovest... di tutte le parti possibili che non piacciano al'attuale strapotente imperatore del mondo!!!...

Memore del divino Goethe io ti sussurro: "Conosci tu il paese dove fioriscono gli aranci e i limoni?..."
...
<<  Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn? 
Im dunklen Laub die Goldorangen glühn,
Ein sanfter Wind vom blauen Himmel weht,
Die Myrte still und hoch der Lorbeer steht,
Kennst du es wohl?
Dahin! Dahin
Möcht ich mit dir, o mein Geliebter, ziehn!
...
Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?
Nel verde fogliame splendono arance d'oro
Un vento lieve spira dal cielo azzurro
Tranquillo è il mirto, sereno l'alloro
Lo conosci tu bene?
Laggiù, laggiù
Vorrei con te, o mio amato, andare! 
...
Do you know the land where the lemon trees blossom? 
Among dark leaves the golden oranges glow. 
A gentle breeze from blue skies drifts. 
The myrtle is still, and the laurel stands high. 
Do you know it well? 
There, there 
would I go with you, my beloved! >>...
Amor mio, ora, anch'io, memore dei magici versi del poeta, ti sussurro:... 
"Conosci tu il paese dove fioriscono gli aranci e i limoni?..." ...


Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn?
Im dunklen Laub die Goldorangen glühn.
Ein sanfter Wind vom blauen Himmel weht.
Die Myrte still und hoch der Lorbeer steht.
Kennst du es wohl?
Dahin! Dahin
Möcht ich mit dir, o mein Geliebter, ziehn!...

Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?
Nel verde fogliame splendono arance d'oro.
Un vento lieve spira dal cielo azzurro.
Tranquillo è il mirto, sereno l'alloro.
Lo conosci tu bene?
Laggiù! Laggiù
vorrei con te, o mio amato, andare!...

Do you know the land where the lemon trees blossom?
Among dark leaves the golden oranges glow.
A gentle breeze from blue skies drifts.
The myrtle is still, and the laurel stands high.
Do you know it well?
There! There
would I go with you, my beloved!...


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